Il monachesimo Occidentale
Dopo l’editto
di Costantino e quello di Tessalonica la religione cristiana assume
un ruolo fondamentale nella cultura e nell’educazione dei figli.
Anche poi durante le invasioni delle popolazioni germaniche la chiesa
rimane sempre un punto di riferimento sia per l’amministrazione sia
per l’istruzione.
Di maggior
successo e valore è il monachesimo:
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Nato in Oriente
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imitazione Cristo -> scegliendo una vita di povertà, sacrificio, preghiera e contemplazione
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prima eremiti (detti anacoreti) vivono in solitudine una vita ascetica
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poi si organizzano in comunità con regole
Benedetto da
Norcia:
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Diffonde il monachesimo nell’occidente
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Fonda il primo monastero a Subiaco (quello di Montecassino)
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Elabora regole e gli ordini monastici
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Ora et labora:
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sottolinea l’impegno quotidiano e il lavoro manuale
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Niente ozio, distrazioni, dubbi e corruzioni
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Vantaggio: terreni resi fertili, miglioramento dell’economia
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Preghiera
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Lavoro intellettuale: copiatura e revisione di testi sacri
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Vantaggio: salvaguardia del patrimonio culturale d’occidente
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Regula magistri (regola del maestro):
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principi pedagogici per la formazione dei giovani nella scuola monastica
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genitori devono essere informati della vocazione (chiamata al servizio di Dio)
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allievo deve già saper leggere e scrivere
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dovrà comprendere ed interpretare i testi sacri
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oculata disciplina e moderazione
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“non fare agli altri ciò che non cuoi sia fatto a te”
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Marco
Aurelio Cassiodoro:
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Uomo di alta formazione culturale
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Fonda monastero del Vivarium
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Opera: Istituzioni delle lettere sacre profane:
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Sette arti divise in trivio (grammatica, retorica, dialettica) e quadrivio (aritmetica, geometria, musica e astronomia
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Lettere umane: atri liberali
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Lettere divine: sacre scritture
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Opera: Lettere varie:
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Riprende l’oratore Cicerone
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Tre stili di discorso (umile, medio, sublime)
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Severino Boezio
Le arti liberali e la filosofia
Severino Boezio da molta importanza agli arti liberali e scrive una serie di opere dedicate a ciascuna di esse. Il filo che collega tutte queste arti è la volontà di studiare il mondo da vari punti di vista e di far comprendere all’allievo le regole che presiedono all’armonia del cosmo. Poi dedicandosi di più agli arti del trivio si occupa anche della dialettica (oggi chiamata logica) e grazie a lui questa assume un valore centrale nel curriculum formativo. Il suo progetto è di tradurre le opere di Platone e Aristotele in latino riesce però solo a tradurre quelle di Aristotele.
Secondo lui la dialettica si organizza in tre fasi che corrispondono a tre diversi momenti del percorso formativo:
- Studio della parola, del suono e del significato
- Studio del valore logico della parola (se indica una cosa o un suo attributo)
- Studio della proposizione (l’unione logica delle parole)
Secondo Boezio studiando la filosofia di Platone e Aristotele si può conoscere ogni aspetto del mondo, ma a lui viene impedito di farlo perché viene accusato di tradimento e alla morte.
Insieme a Severino Boezio anche Marziano Capella e Isidoro di Siviglia tentano di conservare il sapere antico.
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Gregorio Magno
La formazione del clero e l’educazione
popolare
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540 - 604
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Eletto papa
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Necessità della formazione dei sacerdoti e fedeli
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Regola
pastorale:
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Principi pedagogici per la formazione dei
chierici e vescovi
§
Testi sacri,
classici ma anche di origine pagana
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Formazione
popolare (religiosa attraverso predicazione)
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Ricorso alle immagini (Bibbia dei poveri)
Carlo Magno
La scuola Palatina
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Re dei franchi (ha sottomesso i Longobardi e
Sassoni)
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Sacro Romano Impero
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Rinascita carolingia (rinascita culturale)
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Riforma del
governo e dell’istruzione
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Opera Esortazione
generale:
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Tutti stessi costumi, stessa lingua e un'unica religione
(cristianesimo)
§
Scuola monastiche
e presbiteriali per chierici e laici
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Scola
palatina:
§
Per figli della nobiltà laica
§
Per acquisire una formazione classica
§
Per poter diventare funzionario del regno
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Alcuino di
York (uomo della chiesa) viene incaricato per l’istruzione nella scuola
palatina
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Programma
didattico:
§
Istruzione primaria
(leggere, scrivere, comprensione sacre scritture)
§
Livello superiore
(filosofia: arti del trivio e quadrivio)
§
Livello più
alto (filosofia come preliminare per la conoscenza approfondita delle Sacre
Scritture
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Nipote Lotario I estende questo modello di
scuola
Scuola episcopali, parrocchiali, patriarcali
Nell’Europa Occidentale
§
Luoghi di culti
§
Centri formazione
dei futuri monasteri
§
Apprendimento scrittura, lettura attraverso testi sacri
§
Per chierici
(membri della chiesa) e laici (color
che non fanno parte della chiesa istituzionale)
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Scuole
episcopali:
§
Concilio di Toledo
§
Formazione = compito di un chierico (scolasticus)
§
Solo per pochi allievi aristocratici (perché le scuole non sono raggiungibili da
tutti)
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Scuole
parrocchiali o presibiteriali:
§
Concilio di Vaison
§
Nei piccoli centri ed in campagna
In Oriente
Per la presenza di un impero solido resistono le scuole ellenistiche:
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Istruzione primaria
(grammatistes)
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Istruzione secondaria
(grammatikos)
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Istruzine superiore
(retore)
Giustiniano impone la religione cristiana nelle scuole e il divieto di insegnamento per gli ebrei e
pagani. Periodo di:
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Controllo sulla dottrina
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Distruzione di molti testi classici
Però studi rimangono sotto il
controllo dello Stato non della religione. Solo nel XI la chiesa interviene e
istituisce le scuole patriarcali
dove è bandito lo studio della filosofia
considerata pericolosa per la fede cristiana.
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L’educazione del cavaliere
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L’educazione cavalleresca = prima forma di
educazione laica medievale (solo per aristocratici)
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Scopo = lo sviluppo
delle doti fisiche e delle abilità militari + cultura generale
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Viene insegnata la lealtà, fedeltà e di prendersi cura dei più deboli e indifesi però difendere anche la chiesa
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L’investitura:
§
Battimento sulla spalla con il piatto di una
spada
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Formazione
cavalleresca:
§
7
anni: ragazzo affidato come paggio a
un gentiluomo (cavalcare, usare le armi)
§
14
anni: viene inviato come scudiero
presso un castello (arte della conversazione, danza e canto)
§
21
anni: diventa cavaliere
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