Non giudicare
Secondo Carl Rogers l’insegnante deve considerare l’alunno
incondizionatamente in modo positivo anche spesso il suo lavoro viene
giudicato.
Quando si Parla dell’accettare una persona si deve
distinguere fra l’accettare la persona generalmente e quindi riconoscere il suo
valore ed accettare i suoi comportamenti. Accettare vuol dire accogliere e
ascoltare l’altro senza bloccarlo criticando o giudicando avendo un
comportamento di ricezione sincero e aperto. Tutto questo non significa però
che si deve per forza essere d’accordo con quello che dice o fa l’altro.
Il didattismo
Invece il didattismo identifica la persona e i suoi comportamenti
e e valuta in funzione dei risultati puramente scolastici l’individuo. Di
seguito la persona si sentirà giudicata e inizierà a sostituire l’immagine di
sé con le sue abilità. Persone che vengono educate in questo modo e quindi
sotto un forte riconoscimento condizionato si sentono riconosciute come persone solo se si
comportano in un modo che gli altri ritengono giusto e importante. Queste
persone facilmente cadono in un circolo vizioso con poca autostima e si allontanano
dagli altri.
Lo schema si può ribaltare se la persona viene considerata
degna di valore (senza legarlo troppo a comportamenti e prestazioni). Così il
circolo vizioso diventa positivo e l’alunno finisce per avere un comportamento
sempre più aperto e fiducioso e la gente inizia ad avvicinarsi a lui e
stimarlo. Questa accettazione incondizionata è fondamentale per l’autostima.
È legittimo mettere in discussione dei comportamenti ma per
mantenere un livello positivo della relazione si deve sempre e comunque
accettare la persona. Se i bisogni di base di un alunno saranno garantiti potrà
dedicare più energia all’apprendimento e alla relazione e vivrà più
serenamente. Ovviamente ognuno deve sempre saper affrontare giudizi negativi
sui suoi comportamenti.
E-Learning
L’e-learning (electronic learning) comprende tutte le tecnologie multimediali e internet utilizzati per facilitare l’apprendimento e migliorarlo. Questo tipo di aiuto permette di lavorare insieme in momenti diversi superando anche le distanze geografiche. Ci sono le piattaforme alla quale gli utenti possono accedere più o meno liberamente e hanno accesso al materiale. Può anche esserci una database che archivia tutte le informazioni trasmesse e così l’insegnante virtuale può valutare i progressi di apprendimento. L’e-learning permette anche a quelli che non possono venire a scuola o all’università di accedere a insegnamento.
Digital divide
La diffusione sempre più capillare e necessaria di nuove tecnologie divide i paesi sempre in chi può accedere alle tecnologie e quindi anche al sapere e chi no. Questa discriminazione viene chiamata digital divide e viene anche sottolineato dall’UNESCO. Proprio per questo ci sono organizzazioni che raccolgono strumenti tecnologici caduti in disuso per poterli redistribuire lì dove è necessario.
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