Il mondo arabo preislamico
La tradizione
orale
Prima della conversione all’islam l‘Arabia è abitata di tribù nomadi chiamati beduini. Tradizioni, costumi e conoscenze
passano da generazione a generazione grazie alla trasmissione orale e cioè attraverso narrazioni. I poemi preislamici hanno anche un carattere pedagogico. Insegnano vari compiti e raccomandano valori
come l’ospitalità, la generosità e la
carità.
Maometto e l’islam
La nascita dell’islam (la parola stessa significa perfetta
sottomissione a Dio) avviene con le predicazioni
di Maometto (Muhammad, l’ultimo profeta di Dio) all’inizio del VII secolo.
Il testo sacro dell’islam è il Corano di cui il contenuto inizialmente veniva trasmesso da Maometto solo oralmente perché lui non sapeva leggere e scrivere e
che poi veniva raccolto dai quattro califfi e messo su pergamena, legno, osso,
ecc. Questo determina varie versioni del corano ma poi il califfo Uthman lo
trascrive nel 652 in un testo costituito da 114 sure che a loro volta vengono
suddivise in versetti.
Il Corano contiene anche i cinque pilastri dell’islam:
1. Shahada: la testimonianza
alla fede “non c’è divinità se non Dio e Muhammad è il suo profeta”
2. Fatiha: le cinque
preghiere quotidiane (prima sura del corano) + lavaggi
3. Ramadan: mese
di digiuno dove il musulmano non beve e mangia dall’ alba fino al tramonto
(autocontrollo)
4. Zakat: parte del denaro guadagnato viene distribuita
ai poveri e bisognosi (elemosina + atto
di solidarietà)
5. al-Hagg: pellegrinaggio
alla Mecca almeno una volta nella vita
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L’educazione nell’islam
Il Corano è un codice
religioso, giuridico, morale e sociale e quindi anche un codice generale dell’educazione per la
comunità. L’islam raccomanda a una formazione
complessiva che comprende il corpo, la ragione, lo spirito, gli istinti e i
sentimenti e le nozioni di bene e male
devono essere inculcate in vista del
giudizio divino finale perché il bambino impara subito che dopo la morte si
riceverà una punizione o un premio. I valori fondamentali in tutta l’educazione sono la fede e la conoscenza.
La scuola dell’islam
Oltre al Corano c’è anche la Sunna che riporta parole e
azioni di Maometto. Il credente ha il dovere sia di istruirsi che di istruire.
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Scuola coranica elementare (kuttab, maktab)
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Per maschi (> 5 anni)
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Inizialmente in moschee poi in locali apposti
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Memorizzazione dei versetti del Corano
(mnemotecnica), lingua araba, grammatica, calcolo e tradizioni
Istruzione secondaria:
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>14 anni
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Abilità manuali e competenze specifiche in
ambiti come letteratura, predicazione, medicina, geometria, commercio,
artigianato ecc.
Istruzione superiore:
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Solo per maschi di ceti più alti
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Inizialmente nelle moschee poi nelle “madrasa”,
un collegio dove convivono studenti ed insegnanti
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Teologia, scienze religiose e profane, storia,
tradizioni, retorica, logica, medicina, astronomia…
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L’Europa e la cultura araba
Il mondo musulmano assorbe
e rielabora gli aspetti delle culture con cui viene in contatto e proprio
per questo rispetto all’Occidente latino si rivela più progredito. Inoltre scienziati islamici compiono progressi in vari campi come l’alchimia,
la medicina, la fisica, l’astronomia e la matematica come per esempio i nostri
numeri arabi.
La fase di maggior splendore degli arabi è compresa tra i
secoli VIII e XIII con la capitale Baghdad in cui si è sviluppata molto letteratura araba (forti intenti
pedagogici). Così per esempio “Le mille e una notte” è un’opera araba con
origini indiane e proprio in questo vediamo come la collocazione geografica e l’enorme
diffusione territoriale dell’islam funziona come cerniera tra cultura occidentale e culture orientali.
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