La visione sistematica della vita per una crescita qualitativa



Fritjof Capra

 
Fritjof Capra è un fisico e studioso della sistematica, nel suo primo libro “Il Tao della fisica” uscito nel 1975 descrive il passaggio (che è avvenuto negli anni 20) dal riduzionismo e cioè dal mondo visto come meccanismo a una visione sistematica e più ecologica che vede il mondo come una rete.

L’uomo vuole sempre creare delle relazioni in base a quello che vede e per questo è molto difficile per la scienza far vedere che le cose sono molto più complesse di quello che sembrano.

 

Prima e dopo

Il pianeta non viene più visto come un meccanismo, un insieme di componenti elementari. Al giorno d’oggi il pianeta è un sistema vivente incredibilmente complesso che riesce ad autoregolarsi attraverso l’omeostasi chiamata anche feedback. In tutto è un insieme enorme di relazioni e di seguito una rete inseparabile.

La vita non è più vista come una lotta per l’esistenza ma è diventata un gioco dove la creatività e la scoperta di nuove cose svolgono un ruolo importantissimo. Di seguito allo sviluppo di questa teoria si sono creati nuovi schemi, modi di pensare e una nuova scienza chiamata la visione sistematica della vita.

 

Le reti

Pier Luigi Luisi (chimico) afferma che tutto è legato ad altro. Niente può stare da solo. Una cosa è sempre collegata ad un'altra ed essa ad altra.

Per esempio: Il cuore da solo non fa nulla deve sempre essere collegato ad altri organi.

Per questa visione gli oggetti formano una rete (senza avere un centro) e tutto diventa un sistema di relazioni dove ognuno è grande però solo in relazione con altri acquista significato e importanza.

 

“Il tutto è più della somma delle parti”

Questa frase venne sviluppata dopo che alcuni studiosi della sistematica scoprirono che la vita è un insieme di materiali, organi, tessuti, cellule ma ci sono anche la memoria, la fantasia ecc. Un sistema vivente per esempio un ecosistema riesce a fare il meglio di se stesso solo se vengono integrate e collaborano tutte le parti.

 

Leonardo da Vinci

Capra si è interessato molto per Leonardo da Vinci. Già lui per risolvere/comprendere un problema,
cercava di capire come è legato ad altri. Leonardo da Vinci studiava la pittura e la scultura ma anche se ancora non esisteva il termine della scienza (ai suoi tempi fu chiamata filosofia) doveva saperne un po’ perché secondo lui per dipingere la natura non bastava comprendere le forme, la luce ecc. degli oggetti ma si doveva capire anche come funzionavano all’interno. Dopo aver osservato doveva notare le cose e visto che non c’era ancora la matematica come ce l’abbiamo oggi ha disegnato i suoi risultati delle osservazioni che noi adesso chiamiamo anche opere d’arte.

 

La teoria della complessità

Questa è presente anche nella matematica come dinamica non lineare. Questa teoria prevede che la rete è lo schema d’organizzazione fondamentale di tutti sistemi viventi. Se per esempio prendiamo un batterio: Al suo interno troviamo una rete, ogni elemento è collegato ad un altro e condizionato da un altro. Non c’è neanche un elemento che ha valore da solo.  È per questo che la vita non è localizzata ma è una qualità dell’insieme.

 

L’automantenimento:

L’automantenimento è un fatto contradditorio alla teoria della rete e della complessità. In termini della scienza si chiama Omeostasi (anche detto feedback) ed è la capacità del mantenimento dell’ambiente interno se quello esterno cambia. Questo è possibile perché le nostre cellule si autorigenerano dall’interno.

Le reti sociali sono reti autorigeneranti e quello che generano non è materiale ma sono pensieri, significati, caratteristiche della cultura (come norme, credenze, conoscenze…) ecc. che danno vita ad altri.

Reti biologiche operano nella batteria e cioè nel materiale. Invece le reti sociali producono nel
significato e cioè in cose non materiali e nelle caratteristiche della cultura (norme, credenze, conoscenze...).

 

Il pensiero sistemico multidisciplinare:

La scienza ci dice che ci sono comunità tra tutti i sistemi viventi, per questo conviene di vedere dove sono collegati i sistemi biologici, sociali ed ecosistemi. Proprio per questo la visione sistemica è multidisciplinare e di seguito difficile di studiare soprattutto oggi che le materie sono ben distinte.

 

Problematiche:

I problemi attuali evidenti come l’energia, l’ambiente climatico, la povertà… non possono essere compresi separatamente, sono collegati. Noi pensiamo che su un pianeta limitato sia possibile una crescita illimitata. Il nostro pianeta contiene tantissimi cicli d’omeostasi attraverso i quali il mondo si autoregola e si tiene in equilibrio ma noi lo stiamo disturbando facendo crescere la nostra economia che però porta con sé ancora più problematiche (amplia il divario fra ricchi e poveri, distrugge gli ecosistemi ecc.). Dovremmo crescere in modo che diventi un’economia di sostenibilità.

 
 

La crescita e la decrescita:

La soluzione a questi problemi non è la decrescita (anche detto crescita zero) se una società/una citta
non cresce a un certo punto morirà perché la crescita è una caratteristica fondamentale della vita, tutti sistemi crescono.

L’uomo quando è giovane cresce poi si ferma oppure addirittura decresce ma solo fisicamente, intellettualmente e spiritualmente continua a crescere.

Non tutto cresce sempre, ci sono parti che crescono altri che decrescono ma c’è sempre un equilibrio.

Oggi abbiamo sviluppato una crescita di distruzione e spreco. Tanti dicono di essere per la crescita ma questo non significa niente perché c’è la crescita buona e la crescita cattiva e noi dobbiamo distinguere fra l’una e l’altra:

La crescita cattiva ha a che fare con sostanze tossiche, esaurisce le risorse, degrada gli ecosistemi del pianeta ecc.

La crescita buona invece comprende energie rinnovabili, riciclo e risanamento degli ecosistemi del pianeta.

Noi dobbiamo cercare di aumentare la buona crescita e diminuire quella cattiva.

 

Economia ed ecologia

Eucos: vuol dire casa applicata alla natura, alla biosfera

Logos: vuol dire studio/conoscimento della natura

Nomia: è la gestione/il managment

L’ecologia di seguito è lo studio della natura/dell’ambiente e l’economia è la sua gestione.

Prima della gestione della natura (economia) si dovrebbe conoscerla ma sono in pochissimi che sanno veramente qualcosa dell’ecologia. La formazione dell’ecologia avrebbe come secondo passo la sostenibilità che sarebbe una crescita buona per il nostro sistema sociale. Ma né in Italia né in America c’è una meritocrazia oppure una democrazia che permetterebbe qualcosa del genere.

 

Leadership e la politica verde

Leadership vuol dire non essere in cima e comandare ma creare un ambiente creativo. Questo ognuno può fare.

La politica verde è una politica che mette al centro la vita. Qualsiasi studio a da fare con la vita.

 

 

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