Per analizzare e migliorare la motivazione e lo studio di una persona si devono verficare:
- il metodo di apprendimento
- il metodo di studio
- la capacità di imparare
- gli ambienti di apprendimento
- il giudizio su se stessi
- gli emozioni
- la motivazione intrinseca e
- la motivazione estrinseca
La motivazione è un fattore del comportamento umano che dirige l’individuo verso una meta e può essere conoscente, inconsce, semplice, complessa, estrinseca, intrinseca, fisologica, psicologica, personale e sociale. La motivazione è collegata a un bisogno per l’individuo ritenuto necessario.
Non agiamo mai senza una causa e per indicare questa causa ci sono più termini (desiderio, curiosità, bisogno, passione…) che sono sottoposti tutti allo stesso concetto: la motivazione. Essa è l’insieme dei meccanismi biologici e psicologici che determinano l’azione verso un obbiettivo o al contrario l’azione di evitarlo.
Ci sono distinzioni fra le motivazioni:
in base all’origine:
- soggettive: sono dentro di noi come istiniti, tendenze personali, tratti caratteriali, bisogni ecc
- oggetive: sono motivazioni che provengono dall’esterno e sono imposte dall’ambiente esterno o richieste dalla società come per esempio vestirsi con eleganza per un matrimonio o per una minaccia di un temporale accelerare il passo)
in base all’importanza:
la piramide dei bisogni:
C'è un processo complesso di attivazione indipendente dalla natura della motivazione: L'individuo percepisce stimoli interni o esterni e li valuta. Prende una decisione operativa: stabilisce cosa fare e quali obiettivi vuole raggiungere.
L’orientamento della motivazione può essere:
- centrato sull’azione: l’individuo è in grado di realizzare i propri propositi
- centrato sulla situazione: chi invece non riesce a passare dall’azione e rimane prigioniero delle possibili alternative
Dare un significato a ciò che accade
Non solo le motivazioni determinano il nostro comportamento ma anche le nostre spiegazioni di ciò che accade e cioè le attribuzioni. L’attribuzione è il ragionamento che facciamo per capire il rapporto fra il mondo e gli eventi.
Ci sono più teorie sull’attribuzione da parte di diversi psicologi:
Fritz Heider (1896-1988):
Secondo Heider ci sono due forme di attribuzione in base alla localizzazione della causa:
- attribuzione interna: (responsabilità mia) la causa di ciò che accade viene attribuita a sé stessi. Questo può avere valenza negativa (le disgrazie che mi sono successe sono colpa mia) che positiva (i buoni risultati sono colpa mia). In questo caso l’individuo ritiene sé stesso colpevole della riuscita o meno della sua vita
- attribuzione esterna: (responsabilità degli altri) la causa di ciò che accade viene attribuita all’esterno indipendente dell’azione dell’individuo (sono sempre sfortunato, nessuno mi ha aiutato)
Julius B. Rotter (1916-1914):
Rotter ha elaborato il concetto del locus of control (punto di controllo). Se questo locus of control è esterno l’individuo si sente deresponsabilizzato invece se si trova all’interno del soggetto attribuisce la responsabilità a sé stesso. Ovviamente anche il punto di controllo interno può essere negativo se per esempio il soggetto attribuisce anche la responsabilità di eventi estranei a sé stesso.
Persone col punto di controllo interno tendono di più alla motivazione al successo perché si impegnano di più a ottenere quello che desiderano.
Bernard Weiner (nato nel 1935):
- internalità: riguarda la collocazione della causa di un fenomeno interna o esterna
- stabilità: il carattere costante o meno della causa
- controllabilità: la possibilità di controllare la causa
La stabilità e la controllabilità variano in base al tipo di attribuzione.
Per esempio: Ho smarito la strada
- attribuzione interna:
Ho smarito la strada perché mi sono distratto (attribuzione interna). Grazie alla mia abilità ritengo di poter ritornare sulla strada giusta (abilità stabile). Se ormai è troppo tardi per recuperarla credo di trovarne un'altra valida quasi quanto la prima (situazione controllabile).
- Attribuzione esterna:
Mi sono perso perché i cartelli stradali sono poco chiari. Riterò di poter recuperare la strada solo se è facile (Perché i cartelli stradali sono sempre poco chiari), se è difficile, avrò bisogno di un aiuto o di un colpo di fulmine (la causa dell’essermi smarito non è controllabile)
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