Nelle piccole comunità primitive i giovani impararono
guardando gli adulti, mettendosi alla prova e ricevendo consigli, infatti era
un’educazione formale. Un'altra forma molto importante erano i miti, cioè narrazioni/spiegazioni di
quanto accade nel mondo che raccontano la formazione della terra, chi sono i
dei, la nascita degli uomini, le azioni giuste e sbagliate ecc..
Oltre ai miti che, anche se i miti grechi e romani sono i più
famosi, ce li hanno tutte le popolazioni ci sono anche i riti. I riti sono cerimonie
per celebrare i miti, rituali, gesti precisi ecc. ripetono l’armonia degli
dei e se viene sbagliata questa si spezza l’ordine che è legata al ciclo
naturale.
Molto importanti sono i riti di iniziazione che indicano il passaggio all’età/ al mondo degli adulti.
Spesso i giovani dovevano sopportare dolore provocati da una mutilazione o dagli
aghi che incidono tatuaggi. Alla fine c’è una cerimonia che sancisce l’ingresso
nel mondo degli adulti. I riti di iniziazione c’erano anche per l’accesso o
certe religioni ecc. ma ci sono anche oggi come per esempio l’esame di stato, l’esame
per la patente e l’esercizio del diritto di voto…
Si dice che quando le comunità
di seminomadi sono diventate società stanziali basate sull’agricoltura si è
creato il problema dell’educazione perché le conoscenze sono diventate così
tante ed era impossibile trasmetterli solo formalmente e attraverso miti. Con
la differenziazione sociale cresceva
anche la differenziazione di lavoro
e nascevano professioni come l’artigiano, il sacerdote e i soldati e la società
diventava più complessa. Di seguito diventava sempre più importante
formare/educare i giovani e insegnarli la cultura che non è innata.
Dall’oralità alla scrittura
L’invenzione della scrittura segnala il passaggio della preistoria alla storia. Prima della scrittura esistevano
segni dipinti o incisi che probabilmente
spiegavano come sono fatti gli animali e favorivano la caccia.
L’invenzione della scrittura aveva facilitato la trasmissione alle nuove generazioni e
di luogo in luogo perché è come un archivio stabile di conoscenza. Inizialmente
la capacità di leggere e scrivere era data solo ai sacerdoti perché era detta on dono divino e quindi riservato solo a
coloro che sono in uno stretto rapporto con i dei. Fino al XIX secolo solo
pochi avevano la possibilità di istruirsi, poi lentamente venivano creati luogo
dove i giovani potevano imparare: le
prime scuole.
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